| Sebastian Vettel (Heppenheim, 3 luglio 1987) è un pilota automobilistico tedesco. È il più giovane pilota di Formula 1 ad aver ottenuto una pole position, ad aver vinto un gran premio e ad essere salito sul podio. Nel 2008 ha corso per la scuderia Toro Rosso, mentre dal 2009 corre per la Red Bull Racing. Vettel inizia a gareggiare con i kart nel 1995, vincendo numerosi titoli. Nel 2003, passa alle monoposto scoperte dominando il campionato tedesco di Formula BMW con 18 vittorie su 20 corse complessive. Nel 2005 guida per la ASL Mucke Motorsport nella Formula 3 Euro Series. Si piazza in quinta posizione nella classifica finale con 64 punti, vincendo un premio particolare dedicato al migliore debuttante in quella categoria. Non vince nessuna gara, in una stagione largamente dominata da Lewis Hamilton. Il 27 settembre 2005 svolge delle sessioni di test sulla vettura di Formula 1 Williams FW27 come premio per i successi ottenuti nella Formula BMW. Svolge sessioni anche con il team BMW Sauber. Vettel nel 2006 finisce in seconda posizione nella Formula 3 Euroseries dietro al vincitore Paul di Resta. Fa inoltre il suo debutto nella World Series by Renault sul Circuito di Misano Adriatico, vincendo a tavolino la prima gara stagionale dopo una squalifica nei confronti di Pastor Maldonado.[1] Nella gara successiva sul Circuito di Spa-Francorchamps, Vettel si frattura un dito in un incidente ed è costretto a rimanere fuori dalle gare per parecchie settimane. Torna alle competizioni nella Ultimate Masters della F3 sul circuito olandese di Zandvoort, finendo in sesta posizione e ottenendo il terzo miglior tempo in assoluto, sorprendendo lo stesso manager della ASM, Frédéric Vasseur. Dopo il Gran Premio di Turchia 2006, a seguito della sostituzione di Jacques Villeneuve con Robert Kubica come pilota titolare, diviene il terzo pilota e collaudatore della BMW Sauber, risultando così il pilota più giovane ad aver collaudato una macchina di Formula 1 nelle sessioni libere di qualifica del venerdì all'età di 19 anni e 53 giorni. (Jaime Alguersuari è il pilota più giovane a competere in un Gran Premio di F1, mentre Nico Rosberg è il più giovane a guidare una F1 in test privati). È anche il pilota più giovane ad essere stato multato nella categoria: ha ricevuto una multa di 1000 dollari per aver oltrepassato la velocità massima nella pitlane.
Vettel nelle sessioni dei test impressiona tutti piazzando il tempo migliore nella seconda sessione del venerdì in Turchia e ricevendo inoltre i complimenti dallo stesso Michael Schumacher.
Il giovane tedesco impressiona anche nelle sessioni di test nel Gran Premio d'Italia 2006, piazzandosi sempre in prima posizione e portando la BMW Sauber al meglio delle sue possibilità tanto da permettere a Kubica di finire al terzo posto quella gara.
Viene confermato come test driver per la BMW nel 2007, continuando però a correre nel campionato World Series by Renault, dove ottiene la prima vittoria al Nürburgring. Dopo il serio incidente occorso a Robert Kubica durante il Gran Premio del Canada 2007, Vettel sostituisce il pilota polacco nel Gran Premio degli Stati Uniti 2007, posizionandosi ottavo e guadagnando così un punto nella sua prima gara in Formula 1. Dal Gran Premio d'Ungheria Vettel sostituisce Scott Speed alla Scuderia Toro Rosso. Durante il Gran Premio del Giappone, sul circuito del Fuji, è tra i candidati al podio, sotto la pioggia torrenziale, prima di uno strano incidente che lo coinvolge insieme al pilota della Red Bull Mark Webber. La dinamica dell'incidente, accaduto in regime di safety car, non fu chiarita dalle immagini televisive; successivamente, un video diffuso su Youtube [7] dimostrò che il tamponamento di Vettel a Webber era stato causato da un brusco rallentamento del leader della gara Lewis Hamilton, che non fu punito dalla FIA. Sebastian rientrò in lacrime ai box, ma ebbe occasione di rifarsi già durante il Gran Premio seguente in Cina, nel quale ottenne un eccezionale quarto posto. In virtù di questi risultati tutto sommato positivi, Vettel è stato confermato dalla Toro Rosso per il 2008. Nelle prime gare del 2008 Vettel non brilla, collezionando ben quattro ritiri nelle cinque gare iniziali, spesso per incidenti nelle prime tornate della corsa. Il suo primo risultato stagionale è al Gran Premio di Turchia, dove riesce a classificarsi 17°.Al Gran Premio di Monaco parte in ultima fila e grazie ad una buona strategia arriva 5° conquistando i primi punti della stagione. Alla gara successiva, che si corre in Canada, a Montreal, parte dalla corsia box, ma grazie a molti incidenti e ritiri e resistendo agli attacchi da parte della McLaren di Kovalainen, riesce ad arrivare 8° conquistando un altro punto nel mondiale.
A seguito dell'annunciato ritiro, a fine 2008, di David Coulthard, Vettel viene ingaggiato dalla Red Bull Racing, come pilota titolare per il 2009. L'annuncio è stato dato il 17 luglio 2008, alla vigilia del Gran Premio di Germania[8]. Dopo un weekend deludente al Gran Premio d'Ungheria dove si è dovuto ritirare per un surriscaldamento del motore, il pilota tedesco riesce a rifarsi ottenendo il miglior tempo nella prima sessione di prove del venerdì del Gran Premio d'Europa a Valencia. Due settimane dopo, in Belgio, sul circuito di Spa-Francorchamps, conquista 4 punti arrivando 5°, dopo una gara dal finale rocambolesco.
Realizza la sua prima pole position il 13 settembre 2008 sul circuito di Monza divenendo così il più giovane pilota ad ottenerla nella storia della Formula 1 all'età di 21 anni e 72 giorni, battendo così il due volte campione del mondo Fernando Alonso (21 anni e 237 giorni). Il giorno dopo conduce la gara dall'inizio alla fine, nonostante le proibitive condizioni meteorologiche, divenendo il più giovane vincitore di un GP di Formula 1 all'età di 21 anni e 73 giorni (record anch'esso detenuto precedentemente da Fernando Alonso). Sono saliti sul podio assieme a lui Heikki Kovalainen e Robert Kubica, formando così il podio più giovane mai realizzato in Formula 1.
Vettel continua a confermare le sue potenzialità nei Gran Premi successivi, arrivando 5° alla prima edizione del Gran Premio di Singapore e 6° in Giappone, guadagnando così punti nel mondiale piloti che lo portano all'8° posto in classifica a due gare dal termine.
All'ultima prova del mondiale 2008, conclude il Gran Premio del Brasile in quarta posizione, superando nel corso del 69. giro Lewis Hamilton. Per quasi 3 giri dà l'illusione a Massa di poter essere lui a vincere il Mondiale. Il brasiliano, invece, conclude la stagione al secondo posto poiché Hamilton a 850 metri dal traguardo riesce a superare Timo Glock riguadagnando la quinta posizione, obiettivo minimo per la vittoria del mondiale.
Alla fine della stagione è confermato il passaggio alla squadra Red Bull per il 2009. Nella prima gara, dopo un'ottima prestazione (era 2°), ha una collisione con Kubica a 3 giri dal termine, che lo mette fuori gioco; viene comunque classificato 13° perché ha percorso più del 90% della distanza totale. Il tedesco verrà successivamente penalizzato dai commissari per aver causato l'incidente, e sarà costretto a retrocedere di 10 posizioni nella griglia di partenza in Malesia. Il 18 aprile in Cina regala alla Red Bull la prima pole position nella storia della scuderia, dopo aver effettuato un solo giro cronometrato in tutte e tre le sessioni di qualifica. 24 ore dopo, sotto la pioggia, riesce a conquistare la sua seconda vittoria in carriera: la Red Bull festeggia il suo primo successo, con doppietta grazie al secondo posto di Mark Webber.
Il fine settimana successivo continua la striscia positiva per il tedesco, con un 2° posto conquistato partendo dalla seconda fila in griglia. In Spagna, Vettel si qualifica 2°, ma taglia il traguardo in 4° posizione, dietro al suo compagno di squadra. Questo gli permette di consolidare la sua 3° posizione nel campionato piloti. A Monaco però l'errore strategico di montare gomme morbide nel primo stint, dopo essere partito dalla seconda fila in griglia, lo fa rallentare notevolmente nei primi giri; dopo il pit-stop poi un errore alla prima curva determina un impatto contro le barriere: Vettel rompe la sospensione posteriore sinistra ed è costretto al ritiro dopo 15 giri. In Turchia ottiene la sua seconda pole position stagionale, dopo aver fatto segnare il miglior tempo in tutte e tre le sessioni di qualificazione; un errore nel corso del primo giro e il cambiamento verso una strategia a tre soste lo costringono ad accontentarsi del 3° posto finale. Anche in Gran Bretagna si ripete conquistando la seconda pole-position consecutiva; dopo una gara condotta sempre al comando, conquista la terza vittoria in carriera, il giro più veloce e regala alla Red Bull la seconda doppietta della stagione, realizzando il suo primo hat-trick in Formula 1 e per la prima volta vince in condizioni di pista sempre asciutta. In Germania, complice una qualifica non ottima, non va al di là del secondo posto, preceduto dal compagno Webber che ottiene il primo successo in carriera. In Ungheria parte in prima fila ma alla prima curva si vede infilato dalle McLaren e dalla Ferrari di Kimi Raikkonen disposte del Kers. Con il ferrarista c'è anche un contatto, più tardi troverà il ritiro dovuto al cedimento di una sospensione. A Valencia nelle prove libere rompe il motore e in gara parte con il rischio che si verifichino anomalie al motore, cosa che puntualmente accade, anche se ormai la sua corsa era compromessa a causa di un pit-stop infelice. I propositi di vittoria nel mondiale si affievoliscono, visto che adesso ha solo due motori a disposizione nelle rimanenti sei corse e se userà un terzo propulsore dovrà partire dieci posizioni indietro, come da regolamento.
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